Perché gli utenti Apple sono dei ‘fanboy’?

Lo storico Macintosh 128k
Lo storico Macintosh 128k, che portava al pubblico l'interfaccia utente grafica (GUI) quando le altre piattaforme utilizzavano ancora la linea di comando

Prima di tutto mi scuso per il titolo provocatorio, ma ogni volta che difendo a spada tratta i prodotti di Cupertino evidenziandone i pregi mi sento attribuire questo termine che fa molto comodo a chi non ha saputo (ancora) apprezzare appieno i pregi del Mac oppure di uno dei tanti dispositivi mobili (smartphone, tablet, iPod) di Apple.

Preciso immediatamente, a scanso di equivoci, che nessuna macchina e nessun sistema si può definire totalmente esente da difetti, visto che è stato progettato dall’essere umano e da esso realizzato: quando gli Dei costruiranno i computer forse saranno perfetti e risponderanno anche alla famosa domanda cosmica.

In un recente dibattito su Google+ un amico (virtuale, ma abbastanza reale da apprezzarlo come persona e considerarlo tale) che conosce, avendolo anche usato, il Mac si stupiva ancora una volta del ‘fanatismo’ con cui noi utenti di lunga data siamo soliti elogiare e difendere questa piattaforma e tutto ciò che Apple ha prodotto nel tempo. In particolare, nel dibattito che ne è sorto, dopo l’affermazione di un altro mio amico (stavolta ‘reale’, non soltanto ‘sociale’) secondo cui l’affermazione del primo riguardo all’eccessivo costo dei prodotti Apple si riferisce quasi sempre a un “discorso esclusivo di performance hardware” che ignora “tutto ciò che sta intorno”.

La domanda che ne scaturiva, giustamente, è “Cosa sarebbe questo ‘intorno’?”

Per rispondere al primo amico, e a tutti coloro che si fanno al stessa domanda, devo rifare la solita premessa, per sottolineare quanto io parli con cognizione di causa e non per ‘sentito dire’: ho trattato i prodotti Apple e il Mac in particolare come divulgatore/formatore per oltre due decenni, utilizzandoli nel lavoro di grafica e impaginazione ma anche realizzando riviste come MacPower (multimediale su CD-ROM) e MacOnly (selezioni di shareware e freeware per Mac su CD-ROM), manuali su come creare video oppure musica e audio con il Mac, e di recente riviste dedicate in gran parte a iPhone e iPad. Ho anche tradotto e curato varie riviste a diffusione nazionale come MacFormat, iCreate, e simili.

Quando parlo del mondo Mac e Apple in generale, quindi, lo faccio con cognizione di causa, al di là della possibile ‘gratitudine’ che posso nutrire per un marchio (inteso come chi ci sta dietro e ci ha lavorato seriamente e duramente) che ha inciso profondamente sulla mia carriera professionale e di conseguenza sulla mia vita (provo la stessa ‘gratitudine’ per Lord Sinclair, ma questa è un’altra storia di tante vite fa).

Ecco, alla luce di tutto ciò posso tranquillamente afferma re che la percezione del mondo Apple da chi non lo utilizza quotidianamente al cento per cento è diversa anche da chi, come nel mio stesso caso, si serve da sempre di piattaforme miste come Linux e Windows e delle relative controparti nel mondo ‘mobile’. Tanto per fare un inciso, in questo momento sto usando Windows 7 su un notebook HP.

Potrei anche aggiungere che OSX, preso da solo, è la somma perfetta delle qualità di tutti gli altri sistemi operativi, in quanto alla possibilità di agire ‘da hacker’ (in senso positivo) all’interno del proprio sistema unisce la presenza tanto di applicativi altamente professionali ed efficienti (leggi: che non si impallano praticamente MAI, ma i meriti sono anche del S.O. e delle direttive di sviluppo di Apple) e nel contempo intuitivi nell’uso, quanto di freeware e shareware anche in questo caso molto spesso di altissima qualità.

Se a tutto ciò aggiungiamo che l’utilizzo di due ottime piattaforme di virtualizzazione (Parallels Desktop e VMWare) consentono a chiunque di utilizzare in modo trasparente anche eventuali applicativi per Windows e Linux, utilizzare un Mac significa davvero poter contare sul meglio di tutti i mondi senza rinunciare a nulla.

Vorrei concludere questo articolo con un’ultima precisazione: chi giudica i ‘fans’ del mondo Apple come degli esaltati e dei ‘fanboy’ in genere non fa parte della ‘maggioranza’, come non ne fa parte chi utilizza ovviamente un Mac. Questo genere di critiche e osservazioni, infatti, arrivano quasi sempre da ‘geek’ e ‘nerd’, o comunque da persone che sono molto esperte di un particolare sistema operativo e dell’informatica in generale. Nessun utente ‘medio’ (ovvero il 90% di chi utilizza un computer) avrebbe motivi particolari per negare che un prodotto come il Mac, nella sua stabilità, efficienza e sicurezza (doti che mancano spesso a Windows) e nella sua trasparenza, intuitività e semplicità d’uso (doti che mancano spesso a Linux) valga appunto il suo prezzo proprio in virtù della somma dei vantaggi appena descritti, che cambiando la qualità di vita di chi utilizza l’informatica e Internet quotidianamente assume, di conseguenza, un valore ben più alto di quello che generalmente si attribuisce all’hardware e al software in quanto tali.

E se insieme a questo ‘utente medio’ mettiamo anche chi, come me e molti altri, ha utilizzato e utilizza il Mac per motivi di lavoro, portando quindi i pregi sopra descritti anche nella vita professionale, si comprende ancora di più il motivo per cui “tutto ciò che sta intorno” a questo mondo giustifica se non ampiamente almeno in parte il costo sicuramente alto dei prodotti Apple.

14 pensieri riguardo “Perché gli utenti Apple sono dei ‘fanboy’?”

  1. Lo sono, e sono orgoglioso di esserlo, ma preferisco la definizione di “Apple evangelist” se permetti 😀

  2. Aggiungo che con il termine “intorno” intendevo dire tutto ciò che ruota intorno al tuo Mac, a partire dall’esperienza di acquisto in un Apple Store, alla assistenza in caso di problemi con il Genius Bar, al software in dotazione, alla integrazione con altri device Apple come l’iPhone, l’iPad, o l’Apple TV e a un sacco di altre piccole cose che rendono nel complesso l’esperienza d’uso di un Mac nettamente superiore a quella di un PC. L’arrivo poi di iCloud mi sta facendo provare orgasmi ripetuti. La possibilità, ad esempio, di scattare una foto con il mio iPhone e di vedermela in tempo reale sull’Apple TV, la possibilità di controllare la mia TV con l’iPhone e di spararmi video di ogni tipo senza fili, la possibilità di creare un documento sul mio iPad e continuare a lavorarci sul mio iPhone o Mac in tempo reale sono cose che fanno intravedere il futuro.

    Poi sono comunque convinto che ogni computer abbia la sua fetta di mercato. Ad esempio, prima di trasferirmi in America ho aiutato due miei zii a comprare il loro primo computer. Sapevo che i soldini a disposizione non erano molti e sapevo che le loro esigenze erano basiche ed ho quindi consigliato l’acquisto di un laptop Samsung a pochi euro piuttosto che l’acquisto di un Mac. Però so anche che sono dovuto intervenire via telefono un bordello di volte per aiutarli con impallamenti improvvisi, incapacità di collegarsi alla rete wifi, rallentamenti disumani, attacchi di virus, perdita improvvisa di file, malfunzionamento della webcam inclusa e chi più ne ha più ne metta. Mia sorella, utente basica allo stesso modo, ha invece scelto di prendere un Mac. Non l’ho mai sentita in due anni per problemi con il computer.

    Termino infine con una nota: uso Mac da quasi trent’anni e da quasi trent’anni sono abituato a queste discussioni. So che quanto scritto sopra non convincerà il nostro amico Adso e so che quanto lui dirà non convincerà me a sua volta. E’ un dibattito infinito, destinato a non esaurirsi mai 🙂 La pubblicità Apple del PC and Mac guy rappresenta molto bene questo infinito e sinceramente noioso confronto.

    Che ognuno compri il computer che più piace.

    1. Adesso dovresti poterlo fare, Aaron, Fammi sapere se funziona, mi raccomando! E grazie del suggerimento/richiesta! 🙂

  3. Aaron: non è mia intenzione convincere nessuno

    solo che trovo davvero buffe alcune cose che scrivi (tipo “esperienza d’acquisto”). Sei davvero distante dalla mia formaa mentis e non c’è nulla di male in questo.

    🙂

  4. Adso, credo che nessuno voglia convincere nessuno, o essere convinto da qualcuno, stiamo esponendo dei punti di vista in base alle nostre esperienze. Certo, se poi a un certo punto ti converti anche tu e diventi un ‘adepto’ della Sacra Mela, ti accogliamo con gioia e festosità intonando Hare Krishna 🙂

  5. potrei *al limite* trovare un prodotto interessante ed acquistarlo

    ma non sono adepto di nessun brand in generale… quindi sarebbe davvero una “total conversion” !!! 😀

  6. C’era una volta l’Amiga…era IL Computer, aveva il multitasking, una frotta di caratteristiche uniche (per un po’…forse per un bel po’), una super grafica, quando il resto era CGA o EGA oppure monocromatico…

    la storia la conosci benissimo BDB, ricordo una volta che nel tuo ufficio, io, Simon, Marco Auletta (che scatto delle polaroid per assicurarsi che poi tutto sarebbe stato esattamente come dove essere..) Carlo Santa e forse Carlo Simetti, andammo di sfroso a vedere Ken Shiro, il film, perchè tu eri un fortunato possessore di un VHS NTSC, e visto che la cassetta era giappo originale….

    Già, noi al tempo eravamo amiga boy. Io ero uno di quelli che difendeva a spada tratta il sistema, i giochi…la cultura tutto. Insomma, per un bel po’, ho facevi computer grafica con gli SGI oppure lo facevi con l’Amiga…oppure lo facevi con quei software “primitivi” che giravano sui PC o sui MAC.

    Oggi uno è un fanboy, credo, perchè al netto di quanto un computer sia, al netto dei suoi “normalissimi” difetti, creda di fare di più…solo perchè lo sta facendo con un prodotto apple. Quindi, telefona meglio, scrive messaggi meglio, fotografa meglio, sospira quando sulla metropolitana incrocia altri possessori di iPhone o iPad e soprattutto…i suoi “bluescreen” sono causa dei pessimi sviluppatori piuttosto che causa del OS.

    Potrei scriverne decine di aneddoti, dai dischi formattati ad 1,44 che possono “danneggiare” il sistema a photoshop che fa schifo perchè non ottimizzato, e che non è in grado di caricare immagini da 4 gb…crashando miseramente, colpa di Adobe ovviamente (probabile) ma nessun utente mac sarebbe così incline a dire che se capitasse su un pc windows..che è colpa di photoshop.

    Da qui il resto…ho un iPad2 ed ancora mi sto chiedendo la sua utilità, ma forse sono io che ho preconcetti, e non ne apprezzo appieno l’utilità…certo, è ottimo per leggere libri in bagno o rispondere alle mail sempre nello stesso frangente! ;O)

    Un saluto

    1. Bei ricordi, che dicono molto, Francesco. Una volta io ero uno Speccy Boy, ora che mi ci fai pensare 🙂
      In fondo riuscire a entusiasmarsi e farsi cogliere da certe emozioni anche a quasi cinquant’anni non è poi così male, a pensarci bene, fa sentire più giovani e meno cinici 🙂

  7. chiudo dicendo che…

    la materia umana la fa sempre da padrona. Se avessi 2700 euro da spendere, probabilmente prenderei anche io il mac book da 17 pollici…ma siccome i miei budget sono più risicati, mi accontenterò di un asus 17″, su cui poi installerò Lion, Tigher o qualche micio, non so, uno che mi permetta di scrivere codice X-code. ;O)

    poi…uno sicuramente è un fanboy…se fa la coda per comperare un cellulare (che costa più qui che altrove nel mondo!) che può comodamente comprarsi solo qualche giorno dopo. La brioche offerta, non giustifica il campeggio in galleria! ;O)

  8. Io sono uno di quelli che “ce l’ha” con i fanboy.

    Il mio punto di vista è questo: i mac sono degli ottimi prodotti per chi fa grafica professionale, probabilmente ancora adesso i prodotti migliori, e quindi tu probabilmente rientri in questa categoria, ma la maggior parte di chi ha un computer mac (e in tempi recenti anche di iphone e ipad, che quando sono usciti erano prodotto innovativi, ma nel giro di un paio di anni hanno perso il loro vantaggio competitivo e adesso sistemi android fanno meglio a meno), lo fa per status, perché la gente cool e di successo li usa e si illudono comprando una macchina che il più delle volte non gli serve o che sfruttano al minimo delle capacità, di emularli.

    (La mia esperienza personale: li usavo con continuità 15 anni fa quando facevo il giornalista perché ai tempi l’unico programma di impaginazione era Quark x press. Un gran bel programma, ma fuori dall’uso professionale, tutto il resto era più faticoso, dalla navigazione a internet ai programmi office.

    In tempi più recenti li usati solo occasionalmente (non ne ho mai posseduto uno) e mi sembra che sia ancora così)

    1. Anch’io ho usato i Mac per anni e soprattutto per la grafica e l’impaginazione (XPress, come te), e ci ho speso cifre astronomiche ogni volta, poi me ne sono allontanato per diversi anni finché non è arrivato il Mac mini, che ho acquistato per riprendere a fare grafica e impaginazione, e successivamente l’arrivo dei processori Intel mi aveva convinto a investire di nuovo per avere “il meglio dei due mondi”, come si suol dire, usando il dual boot con Boot Camp e alternandomi fra OSX e Windows, oppure usando quest’ultimo con la virtualizzazione di Parallels Desktop. L’ambiente solido e molto più sicuro di OSX certamente è anni luce avanti a Windows (e Linux non sarà forse mai veramente ‘Desktop ready’, ovvero adatto a tutti), ma resta il discorso del costo di un Mac, che persino nei modelli di fascia bassa non regge il confronto con l’hardware dei PC. Di sicuro chi non sceglie Mac per i motivi di cui sopra (lavoro intensivo con la grafica quindi bisogno di potenza e stabilità del sistema e del software, oppure stabilità e sicurezza del sistema in generale) lo fa soprattutto per fare il ‘fighetto’ e menarsela ostentando la ‘mela’, e rientra così nella famigerata categoria dei ‘fanboy’, chi invece sceglie Windows per un discorso di risparmio merita rispetto ma comunque deve essere consapevole dell’inferiorità del sistema operativo sotto vari punti di vista, e accettarla, insieme alle conseguenze che la sua instabilità (sicuramente ridotta con l’evolversi di Windows) comporta, idem per la sicurezza. Ovviamente anche queste sono opinioni personali. Per quanto riguarda gli smartphone, ho abbandonato iPhone da anni, ormai, perché come ben dici gli smartphone Android sono sicuramente validissimi ora come ora, ma ti posso assicurare che anche nel mondo Android ci sono i ‘fighetti’ che spendono il triplo di quanto sarebbe necessario per acquistare uno modello di fascia alta, e in tal caso i fanboys sono legati alle varie marche e modelli, più che al sistema operativo 🙂

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