Una domanda che capita spesso di vedersi porre è se un tablet tradizionale, ovvero uno di quelli con sistema operativo Android o iOS, può essere utilizzato come alternativa a un PC portatile. Escludendo, quindi, i tablet PC che “montano” il sistema operativo di Microsoft e offrono, quindi, tutte le caratteristiche dei laptop tradizionali, la domanda riguarda tutti quei tablet che usano un sistema operativo “mobile”, e la risposta per il momento è negativa, in quanto il limite è rappresentato proprio dalla componente software di queste macchine, progettata per offrire un’interfaccia grafica e delle caratteristiche diverse da quelle cui siamo abituati quando utilizziamo un computer. Anche se colleghiamo una tastiera e un mouse a un tablet, per esempio, scopriremo presto che molte delle applicazioni che eravamo abituati a utilizzare sul computer, non importa se dotato di Windows o macOS, mancano oppure, se disponibili, non offrono tutte le funzioni delle loro controparti per PC o Mac. In ogni caso, vi includo in basso una serie di articoli e video relativi proprio a questo argomento, in modo che possiate approfondirlo.
Come il nome suggerisce, i tablet PC sono dei computer portatili che rappresentano un ibrido fra i tablet e i laptop, e che in generale differiscono da questi ultimi per due caratteristiche principali: la presenza di uno schermo sensibile o tattile (ovvero utilizzabile con una speciale penna, detta stilo, e/o le dita) e l’integrazione dell’unità centrale all’interno dello schermo stesso, il che quasi sempre rende la tastiera un elemento aggiuntivo, anche in virtù della tipologia di schermo appena descritta. I tablet PC non sono una novità, visto che a presentare il concept nel lontanissimo (tecnologicamente parlando) anno 2000 fu Microsoft, assieme a una versione dedicata del suo sistema operativo Windows. Tuttavia, nel tempo questi ibridi informatici si sono evoluti in vari modi insieme al sistema operativo di Microsoft che con la sua nuova versione 11 gli si è avvicinato ancora di più in molti aspetti, mentre i tablet veri e propri (contraddistinti da un sistema operativo mobile come Android o iOS) cercavano di evolversi altrettanto rapidamente per offrire caratteristiche tali da proporsi addirittura come alternative. Sotto le due immagini di esempio seguenti, trovate una serie di articoli e video per approfondire l’argomento.
Anche gli ultrabook, come i computer all-in-one, si sono meritati una voce su Wikipedia, ma in questo caso parliamo di una categoria appartenente al mondo dei portatili piuttosto che dei fissi. Più precisamente, di una tipologia di laptop contraddistinti da caratteristiche tecniche di alto livello, in una combinazione di compattezza e leggerezza, ottima autonomia della batteria, processore Intel con buone prestazioni e accesso rapido al sistema come sui tablet. Questi aspetti potrebbero far pensare che computer di questo tipo rientrino necessariamente in una fascia di prezzo più alta, ma non è necessariamente così, come si può vedere dal prezzo e dalle caratteristiche del modello in foto, tali da offrire un ottimo rapporto prezzo/qualità.
Un MateBook 14 di Huawei, ultrabook con caratteristiche eccellenti in vendita a un prezzo davvero interessante (link)
Vi sarà forse capitato di notare, su qualche scrivania, uno schermo dallo spessore eccessivo cui erano collegati direttamente un mouse e una tastiera, senza alcuna presenza della cosiddetta “unità centrale”, lo scatolotto che di solito racchiude il computer fisso. In questo caso eravate di fronte a un computer cosiddetto all-in-one, un formato inaugurato da Apple con il suo famoso iMac e poi adottato da varie marche del mercato dei PC con Windows. Se siete affascinati da questa soluzione “integrata” potrebbe esservi utile l’articolo che trovate qui in basso, il cui argomento è proprio la scelta di un computer all-in-one.
Anche se la riduzione progressiva delle dimensioni e del peso ha interessato tutti i computer in generale, è sui modelli portatili, i cosiddetti laptop, che questa evoluzione verso una sempre maggiore compattezza e leggerezza ha avuto il suo impatto maggiore, affiancata da un’evoluzione di altri elementi fondamentali per questa categoria di macchine, come la qualità e definizione dello schermo e la durata della batteria. Per chi fosse curioso riguardo alla storia e all’evoluzione dei computer portatili, qui in basso riporto un paio di interessanti articoli e un video sull’argomento.
Con il termine trasportabile si identificano i primi computer che, pur superando il limite del modello fisso (o desktop), non erano ancora sufficientemente leggeri e compatti da poter conquistare l’appellativo di portatili (o laptop). Un modello molto noto di computer trasportabile è stato l’Osborne 1 , ideato e presentato negli anni 80 dall’ingegnere omonimo.