I due dispositivi mobili di punta prodotti da Apple, iPhone e iPad, rappresentano sicuramente una larga fetta, rispettivamente, del mercato smartphone e tablet mondiale, in una sfida senza sosta contro il sistema operativo concorrente, Android di Google. Nel corso dei decenni entrambi i dispositivi si sono evoluti sia dal punto di vista hardware sia nel software (anzi, nel sistema operativo, iOS), nel primo caso con il susseguirsi dei processori di Apple identificati dalla lettera A e da un numero progressivo (come si può vendere nel primo degli articoli linkati qui in basso). Ogni anno Apple presenta le sue novità nel corso del conferenza mondiale degli sviluppatori (Wordwide Developer Conference o WWDC), evento in cui vengono anche presentati i nuovi processori e sistemi operativi e che molti siti dedicati ai prodotti Apple seguono spesso in diretta, commentando le varie novità. Dal 2010 l’azienda di Cupertino ha progettato una serie di processori identificati come Apple Silicon, che dal 2020 ha iniziato a utilizzare anche nei suoi computer Mac. La caratteristica di questi processori è la presenza, al loro interno, di altri componenti che affiancano la CPU svolgendo compiti specifici.
Il processori utilizzati nei tablet e negli smartphone che usano il sistema operativo Android di Google (che oggi è parte di Alphabet) non sono gli stessi che troviamo nei PC, e ovviamente differiscono anche da quelli utilizzati nei computer e nei dispositivi mobili di Apple. Queste CPU, infatti, devono essere progettate per rispondere alle esigenze specifiche di questo genere di macchine, di conseguenza si è sviluppato nei decenni un mercato parallelo che vede anche in questo caso una lotta fra diversi produttori. Negli articoli che seguono troverete, rispettivamente, informazioni utili per scoprire il processore presente nel vostro tablet o smartphone, una panoramica sui processori per i dispositivi mobili e una guida alla scelta di quelli attualmente presenti sul mercato (quest’ultimo argomento presentato in due diversi articoli, di cui il primo molto più esaustivo ma non aggiornatissimo, e il secondo più sintetico ma attuale).
I computer fissi e portatili di Apple, noti come Macintosh (o Mac in breve, con le diverse “declinazioni” a seconda del modello) hanno utilizzato, nel corso della storia di questa grande azienda informatica, sia i processori prodotti dalla stessa casa produttrice sia quelli di altre case come Motorola o Intel, e di conseguenza utilizzati anche su altri computer. Ogni anno Apple presenta le sue novità nel corso del conferenza mondiale degli sviluppatori (Wordwide Developer Conference o WWDC), evento in cui vengono anche presentati i nuovi processori e sistemi operativi e che molti siti dedicati ai prodotti Apple seguono spesso in diretta, commentando le varie novità. Nel primo linkato in basso è possibile consultare la pagina che Wikipedia ha dedicato alla storia dei modelli di Mac e alle rispettive CPU “montate” al loro interno, mentre nell’articolo successivo trovate informazioni sui processori di ultima generazione utilizzati nei computer della Mela.
I due principali tipi di processore (CPU) che ritroviamo all’interno dei PC sono prodotti da Intel e AMD. Queste due aziende, infatti, si sono sfidate per decenni sul terreno informatico producendo processori sempre più potenti, e la loro sfida continua ancora oggi sebbene Intel riesca sempre a mantenere una posizione dominante sul mercato. Mentre in passato era piuttosto facile identificare una CPU e capire se apparteneva a una nuova generazione, oggi la diversificazione dei modelli di processore rende molto più difficile orientarsi e capire se il computer, fisso o portatile, che abbiamo a disposizione o intendiamo acquistare “monta” una CPU sufficientemente aggiornata e potente per gli obiettivi che ci siamo prefissi nell’utilizzo della macchina e del software (per esempio un’eventuale aggiornamento del sistema operativo). Nei due articoli che seguono troverete, rispettivamente, una serie di informazioni generali sul mondo dei processori e sulla loro storia ed evoluzione e una guida alla scelta della CPU che prende in esame i modelli prodotti dalle due case.
Un tipico esempio di CPU, si noti il marchio (AMD) e il modello (RYZEN) impressi sulla scocca che contiene il microprocessore
Il termine CPU è l’acronimo di Central Processing Unit, ovvero unità centrale di elaborazione. Si tratta di un circuito integrato molto complesso, in grado di elaborare, appunto, le istruzioni e i dati che permettono a un dispositivo digitale o informatico di svolgere la loro funzione, che si tratti dei più sofisticati computer, tablet e smartphone o dei più semplici prodotti elettronici presenti nell’industria o negli ambienti domestici. Il circuito integrato (chip) della CPU viene di solito incapsulato all’interno di un guscio protettivo (vedi foto in basso).