Quali memorie di massa posso usare con un dispositivo mobile (slot interni e OTG)?

Normalmente, i tablet e gli smartphone possono essere dotati di uno “slot”, ovvero un alloggiamento, in grado di ospitare le moderne schede di memoria micro SD. Questo alloggiamento in alcuni casi è condiviso con quello per le SIM, mentre in altri casi è indipendente, quindi è importante consultare bene la scheda tecnica con le caratteristiche di un dispositivo mobile prima dell’acquisto e porre le domande giuste al rivenditore per essere certi di non avere brutte sorprese in tal senso. Se il dispositivo mobile è dotato di una porta USB di tipo OTG (ovvero aderente al cosiddetto standard USB On-The-Go), possiamo ovviamente collegare un pendrive come facciamo di solito con il computer (riguardo ai vantaggi dell’OTG trovate diversi approfondimenti nei link sotto le foto di esempio), eventualmente utilizzando un adattatore se non abbiamo a disposizione un pendrive già compatibile con il connettore USB (micro o tipo C), e di alimentazione, del dispositivo (nelle foto qui sotto potete vedere sia un pendrive già compatibile con un connettore USB tipo C, sia un adattatore per lo stesso tipo di porta).

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Quali porte possono essere presenti su un computer?

Il numero di porte, e di conseguenza le possibilità di collegare periferiche, su un computer di solito varia in base alle dimensioni della macchina. I computer desktop, ovvero i fissi, hanno in genere un buon numero di porte, mentre i portatili, man mano che si riducono le loro dimensioni, tendono a ospitare un numero progressivamente più basso di porte di connessione. Prima di acquistare un computer, è consigliabile informarsi, consultando le sue caratteristiche tecniche, riguardo alle porte presenti, in modo da sapere in anticipo se si avrà bisogno, per esempio, di acquistare degli hub o degli adattatori a seconda delle periferiche che prevediamo di collegare al computer.

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Come risolvere i limiti nel numero e tipo di porte di un computer?

Può capitare che il nostro computer abbia un numero limitato di porte, per esempio USB, oppure che quelle presenti non siano adatte al tipo di cavo con cui vogliamo collegare una periferica (stampante, scanner, video, ecc.). Nel primo caso ci vengono in aiuto gli hub, che possono moltiplicare il numero di porte o addirittura aggiungerne altre, mentre nel secondo caso possiamo ricorrere ad adattatori e convertitori, che rendono compatibile uno standard con un altro, come quelli che adattano il micro USB o l’USB-c con l’USB standard (per collegare, per esempio, un pendrive tradizionale a uno smartphone o a un tablet dotati di standard OTG).

Che cos’è un adattatore o convertitore in informatica?

Quando le “porte” a disposizione su un dispositivo digitale (computer, tablet, smartphone) non sono adatte per collegare le apparecchiature di cui abbiamo bisogno, possiamo ricorrere a un adattatore (o convertitore), ovvero un accessorio che converte, appunto, uno standard in un altro. Un esempio tipico di questo tipo sono gli adattatori da scheda SD a microSD, venduti insieme a queste ultime, oppure da microUSB o USB-C al formato USB standard (vedi prima foto in basso), ma può anche trattarsi di un adattatore da USB a uno standard video (vedi seconda foto in basso), e così via. La differenza fra adattatore e convertitore è che, nel secondo caso, l’accessorio contiene anche dei circuiti in grado di convertire, appunto, i segnali da un formato all’altro, ed è quindi più complesso e costoso rispetto a un semplice adattatore (vedi terza foto in basso).

Un adattatore da USB-c a USB standard: link
Un esempio di adattatore da USB a video VGA: link
Un convertitore video da HMI a SCART e viceversa: link

Che cos’è un hub?

Con il termine hub in informatica e nella tecnologia in generale si intende un accessorio che, collegato a uno degli ingressi o “porte” del computer (per esempio USB), permette di moltiplicarne il numero, e in alcuni casi di aggiungere altri tipi di porte (in questo caso l’hub contiene anche un adattatore o convertitore, vedi terza foto in basso). Gli hub più diffusi sono sicuramente quelli USB e quelli Ethernet (vedi prima e seconda foto in basso), i primi destinati al collegamento di periferiche di ogni tipo e i secondi utilizzati per le reti locali (e detti in questo caso switch).

Esempio di hub USB: link
Esempio di hub/switch Ethernet: link
Esempio di hub con convertitore/adattatore: link