Quali sono i formati utilizzati per “formattare” le memorie di massa e in cosa differiscono?

Esistono diversi formati per il cosiddetto file system (FS in breve) utilizzato dai sistemi operativi per organizzare i contenuti di una memoria di massa. Per il fatto di essere utilizzato in maniera predefinita nelle memorie di massa (dischi, pendrive, ecc.) che acquistiamo, il formato FAT 32 (FAT sta per File Allocation Table, ovvero tabella di allocazione dei file) è attualmente il più diffuso, tuttavia presenta dei limiti sia nella capacità massima utilizzabile per le memorie di massa formattate, infatti può essere usato su dischi di non più di 1 terabyte e permette di gestire file dalle dimensioni non superiori ai 4 gigabyte. L’alternativa è il più moderno NTFS, che infatti viene utilizzato per memorie di massa superiori a 1 GB e per gestire file di grandi dimensioni, rispetto a FAT 32. I sistemi macOS e Linux, pur riconoscendo i formati appena menzionati e tipici di Windows, ne hanno di propri (come l’Ext4 di Linux, per esempio), in particolare i computer di Apple hanno aggiornato gradualmente i loro FS fino all’APFS (Apple File System) che è infatti maggiormente orientato alle memorie di massa di nuova generazione (con memorie a stato solido e flash) e viene usato anche in iOS. Probabilmente vi ritroverete, prima o poi, a dover formattare o riformattare una memoria di massa esterna (o in qualche caso una partizione, ovvero una porzione di memoria di massa), quindi ho pensato di selezionare per voi una serie di risorse che potranno aiutarvi a orientarvi meglio in questa giungla di formati, tenendo sempre presente la compatibilità fra i vari sistemi e, in alcuni casi, la retro-compatibilità con formati precedenti dello stesso sistema. Naturalmente, dato che stiamo parlando di operazioni molto delicate, anzi DISTRUTTIVE per il contenuto delle memorie di massa, ricordate di operare con cognizione di causa e non prima di aver creato un backup dei vostri dati più importanti.

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Come funziona la gestione dei file su tablet e smartphone?

L’interfaccia grafica semplificata e l’uso delle app potrebbe abituarci, nei tablet e negli smartphone, a non esplorare alcune funzioni fondamentali come la gestione di file e cartelle, che possono rivelarsi invece fondamentali (per esempio quando vogliamo capire dove è stato collocato un file scaricato da un sito, da un sistema di messaggistica o come allegato di posta elettronica). Negli articoli e nei video che trovate qui di seguito potrete approfondire questo importantissimo aspetto dell’uso dei dispositivi mobili, con alcuni consigli su app alternative per la gestione dei file in Android e iOS.

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Come si gestiscono file e cartelle nel nuovo Windows 11?

Chi si è trovato (o si troverà) a passare da Windows 10 a Windows 11 potrebbe incontrare qualche difficoltà, o quantomeno un certo disorientamento, di fronte al sistema di gestione di file e cartelle della nuova versione del sistema operativo di Microsoft. Per questo motivo ho pensato di raccogliere una serie di risorse cui potrete attingere per documentarvi a riguardo e superare così eventuali ostacoli o incertezze.

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