Come si installa un’applicazione (Windows, macOS, Linux)?

Se non ci riferiamo alle app che è possibile cercare, selezionare e installare da uno “store” come si fa su tablet e smartphone, quella che definiamo installazione di un’applicazione su un computer è di solito un procedimento che segue tre fasi. Mentre la seconda e la terza fase sono abbastanza simili su tutti i sistemi operativi e consistono nel creare automaticamente tutte le impostazioni che faranno funzionare l’applicazione (collocandone i file ove necessario e impostando il sistema allo scopo) e rendere infine disponibile l’applicazione per l’uso, la prima può apparire molto diversa a seconda del sistema operativo utilizzato, anche se fondamentalmente consiste nel procurarsi i file che serviranno per eseguire tutto il procedimento, scaricandoli da Internet oppure copiandoli da un supporto di memorizzazione, e avviare l’installazione (dopo averli eventualmente estratti da un archivio compresso in formato ZIP o simile, se sono in tale forma). Questi file, infatti, sono diversi a seconda del sistema operativo utilizzato: in Windows si tratta quasi sempre di un file eseguibile (ovvero con estensione .exe), in macOS di una “immagine disco” (file con estensione .dmg, che sta appunto per disk image) che viene “montata” sul desktop facendo due clic sulla sua icona e mostra così la cartella contenente il file dell’applicazione da trascinare nella cartella di sistema dedicata o da lanciare come si fa con quelli di Windows per procedere con l’installazione classica, in Linux può avere forme diverse che sarebbe troppo lungo descrivere in questo testo introduttivo ma che potrete approfondire, assieme a quelle appena descritte per Windows e macOS, nelle risorse che trovate elencate qui di seguito.

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Come si elimina un’applicazione dal computer (Windows, macOS, Linux)?

Tutti i sistemi operativi offrono, di serie, uno strumento per eliminare correttamente un’applicazione, ovvero disinstallarla (l’operazione contraria alla installazione). Ciò vale sia per i sistemi desktop (Windows, macOS, Linux) sia per quelli mobili (Android, iOS), e su questi ultimi in particolare tale operazione è semplicissima in quanto basta tenere premuto il dito sull’icona dell’app da disinstallare e selezionare il comando “rimuovi”. Su computer, invece, può capitare che la disinstallazione di un’applicazione non riesca a rimuovere tutte le “tracce” lasciate dall’installazione e dall’utilizzo della stessa, e in questi casi si ricorre a dei programmi di utilità (utility) che svolgono appunto il compito di eliminare dal sistema operativo i “residui” di applicazioni e migliorarne così le prestazioni, o a volte addirittura eliminare dei problemi causati da questi elementi ormai inutili lasciati dalle applicazioni. Una delle utility più famose in questo ambito è CCleaner, anche se a causa di alcuni problemi perse di popolarità alcuni anni fa, favorendo . Nell’elenco di risorse che segue, oltre alle indicazioni sui metodi di disinstallazione standard dei vari sistemi operativi, potrete anche ottenere informazioni su queste utility e decidere se è il caso di adottarne una.

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