Per comprendere la definizione di unità flash o flash drive, bisogna prima di tutto partire dal termine drive, che ha sempre indicato la meccanica dietro ai dischi (fissi e mobili) utilizzati per memorizzare i dati nei computer. Drive, infatti, indica l’hardware che “controlla” una memoria di massa e ne permette la lettura e scrittura, agendo su un supporto magnetico, ottico oppure elettronico a seconda delle tecnologie. Nel primo e nel terzo caso l’unità è basata su una meccanica dove un motore controlla sia la rotazione del disco (o del nastro) sia quella della testina che si occupa di leggere e scrivere i dati sul supporto. Nel caso di un’unità basata su tecnologia flash, invece, trattandosi di una tecnologia interamente elettronica non esistono supporti in quanto tali (sostituiti da chip) né parti meccaniche. Delle unità flash (o flash drive, vedi foto in basso) fanno quindi parte i dischi SSD (Solid State Drive), ma anche le unità di lettura/scrittura per schede di memoria (attualmente microSD, vedi foto in basso) e i circuiti di controllo all’interno di qualsiasi pendrive. Le memorie contenute in questi dispositivi, infatti, vengono dette memorie flash, e sono unità di memoria a stato solido con tecnologia NAND. Anche se potete approfondire direttamente dai link associati ai vari termini del testo appena letto, vi riporto qui di seguito, dopo le foto di esempio, alcune risorse aggiuntive che possono rappresentare ulteriore documentazione, nel caso ne aveste bisogno.
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