A differenza di quanto accade con il collegamento di periferiche a un computer, il numero di periferiche collegabili a un dispositivo mobile, tablet o smartphone che sia, di solito è molto più limitato. Potrebbe sorprenderci, tuttavia, scoprire che, per esempio, possiamo collegare un iPhone o un iPad a un televisore usando un semplice cavo adattatore HDMI (vedi esempi in basso), oppure che il nostro tablet o smartphone Android potrebbe consentirci di collegare un mouse e/o una tastiera e di simulare in modo abbastanza fedele l’utilizzo di un computer, oppure un pendrive per leggere e scrivere dei dati. Le possibilità che il sistema operativo del vostro dispositivo mobile riconosca e sia in grado di gestire la periferica collegata sono comunque legate al suo sistema operativo e alla presenza dello standard OTG, e l’unico modo per sapere se è possibile consiste nel collegarla e vedere se quest’ultimo, appunto, sia in grado di riconoscerla e quali opzioni di utilizzo metta a disposizione.
Ecco due esempi di cavi/adattatori che permettono, per esempio, di collegare una TV o un proiettore basati su standard HDMI a un iPhone o iPad di Apple:
Il genere di periferiche collegabili a un computer è virtualmente infinito, in quanto anche mancando le porte di collegamento necessarie per una periferica specifica è possibile utilizzare degli hub o degli adattatori per rendere compatibile il computer con essa, ovvero fare in modo che quest’ultimo sia in grado di riconoscerla e gestirla. Più che l’hardware di un computer, ciò che rende spesso meno facile utilizzare alcune periferiche è il software, e in particolare il sistema operativo, che per gestirle usa i cosiddetti driver, in alcuni casi non presenti o non adeguatamente aggiornati. I tipi di periferiche disponibili sul mercato sono davvero numerosi, e vengono spesso identificate a seconda che siano periferiche di input o di output (o entrambi).
Può capitare che il nostro computer abbia un numero limitato di porte, per esempio USB, oppure che quelle presenti non siano adatte al tipo di cavo con cui vogliamo collegare una periferica (stampante, scanner, video, ecc.). Nel primo caso ci vengono in aiuto gli hub, che possono moltiplicare il numero di porte o addirittura aggiungerne altre, mentre nel secondo caso possiamo ricorrere ad adattatori e convertitori, che rendono compatibile uno standard con un altro, come quelli che adattano il micro USB o l’USB-c con l’USB standard (per collegare, per esempio, un pendrive tradizionale a uno smartphone o a un tablet dotati di standard OTG).