Al di là degli esempi di utilizzo comune dei computer e soprattutto di tablet e smartphone che abbiamo visto nel libro, ci possono essere modi davvero creativi e particolari di usare soprattutto i dispositivi mobili. Per scoprirli di solito basta cercare, su Google o su YouTube, usando una frase come 10 cose che non sapevi di poter fare con il tuo smartphone oppure 10 trucchi per Android (o iPhone, iPad, ecc.). Nel secondo caso, ovviamente, oltre ai modi “alternativi” di utilizzo del dispositivo troverete diversi consigli in generale. I risultati saranno comunque diversi e tutti molto interessanti, quindi vi consiglio di provare subito.
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Quali processori utilizzano iPad e iPhone di Apple?
I due dispositivi mobili di punta prodotti da Apple, iPhone e iPad, rappresentano sicuramente una larga fetta, rispettivamente, del mercato smartphone e tablet mondiale, in una sfida senza sosta contro il sistema operativo concorrente, Android di Google. Nel corso dei decenni entrambi i dispositivi si sono evoluti sia dal punto di vista hardware sia nel software (anzi, nel sistema operativo, iOS), nel primo caso con il susseguirsi dei processori di Apple identificati dalla lettera A e da un numero progressivo (come si può vendere nel primo degli articoli linkati qui in basso). Ogni anno Apple presenta le sue novità nel corso del conferenza mondiale degli sviluppatori (Wordwide Developer Conference o WWDC), evento in cui vengono anche presentati i nuovi processori e sistemi operativi e che molti siti dedicati ai prodotti Apple seguono spesso in diretta, commentando le varie novità. Dal 2010 l’azienda di Cupertino ha progettato una serie di processori identificati come Apple Silicon, che dal 2020 ha iniziato a utilizzare anche nei suoi computer Mac. La caratteristica di questi processori è la presenza, al loro interno, di altri componenti che affiancano la CPU svolgendo compiti specifici.
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Quali processori utilizzano i dispositivi mobili Android?
Il processori utilizzati nei tablet e negli smartphone che usano il sistema operativo Android di Google (che oggi è parte di Alphabet) non sono gli stessi che troviamo nei PC, e ovviamente differiscono anche da quelli utilizzati nei computer e nei dispositivi mobili di Apple. Queste CPU, infatti, devono essere progettate per rispondere alle esigenze specifiche di questo genere di macchine, di conseguenza si è sviluppato nei decenni un mercato parallelo che vede anche in questo caso una lotta fra diversi produttori. Negli articoli che seguono troverete, rispettivamente, informazioni utili per scoprire il processore presente nel vostro tablet o smartphone, una panoramica sui processori per i dispositivi mobili e una guida alla scelta di quelli attualmente presenti sul mercato (quest’ultimo argomento presentato in due diversi articoli, di cui il primo molto più esaustivo ma non aggiornatissimo, e il secondo più sintetico ma attuale).
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Cosa vuol dire “flashare” una ROM?
Con il termine flashare si indica l’operazione con cui il software di sistema originale presente nella ROM di uno smartphone o di un tablet Android viene sostituito con un software alternativo, tipicamente con quello relativo a una ROM personalizzata (custom o cucinata in gergo). Si tratta di un’operazione molto delicata e consigliata solo agli utenti più esperti, in quanto un errore durante la procedura potrebbe rendere lo smartphone o il tablet letteralmente inutilizzabili (in gergo bricked, ovvero equivalente a un mattone). Inoltre, tale operazione, se condotta su un prodotto ancora in garanzia, va a invalidare quest’ultima.
Articolo consigliato: Flashare una custom ROM da zero? Ecco come procedere
Libro consigliato (in inglese): XDA Developers’ Android Hacker’s Toolkit: The Complete Guide to Rooting, ROMs and Theming
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